La storia di Arcinazzo Romano
Arcinazzo Romano
Dove la storia ha radici profonde e le persone danno senso ai luoghi
Adagiato su un altipiano carsico ai piedi del Monte Altuino, Arcinazzo Romano è un luogo in cui la natura abbraccia la storia e la storia si intreccia con le voci della sua comunità. Qui l’aria è sottile, le montagne dei Simbruini aprono l’orizzonte e il paesaggio cambia mentre si sale: dai boschi di querce e lecci fino alle grandi faggete che dominano oltre gli 800 metri, poi giù di nuovo verso i castagneti che annunciano la catena dello Scalambra.
Un borgo medievale che resiste nel tempo
Nel piccolo centro storico medievale si cammina tra archi in pietra, bifore e antichi portoni che raccontano secoli di vita. Le porte che chiudevano il paese un tempo sono ancora riconoscibili, così come il campanile e la torre che domina dall’alto — testimonianze silenziose di un borgo che ha saputo conservare la sua identità.
Il cuore più antico si trova nella piazza della Chiesa di Santa Maria Assunta. Qui, la torre-campanile rivela quello che fu il nucleo originario dell’abitato medievale, attorno al quale si sviluppò la prima cinta muraria.
Perché gli abitanti chiamano ancora Arcinazzo “Ponza” e loro stessi “ponzesi”?
Questo è un dettaglio che sorprende quasi tutti i visitatori. Gli abitanti di Arcinazzo Romano si definiscono ancora “ponzesi”, e le ragioni affondano nella storia:
- forse per la gens Ponzia, proprietaria dell’area in Epoca Romana;
- o forse per gli esuli provenienti dall’isola di Ponza, fuggiti nell’XI secolo durante le incursioni saracene.
Di certo c’è che fino al 1891 il paese si chiamava Ponza. Quando l’Italia unita riorganizzò il territorio, fu deciso di cambiarne il nome per evitare l’omonimia con l’arcipelago pontino, e così nacque Arcinazzo Romano.
Le radici romane: la Villa di Traiano
Molto prima del borgo medievale, Arcinazzo Romano fu un luogo amato dagli Antichi Romani. Ne è testimonianza la Villa di Traiano, imponente residenza imperiale di caccia del I–II secolo d.C., situata a circa 6 km dal centro abitato.
Tra i resti dell’area archeologica si respira ancora il fascino dei portici, dei giardini e degli ambienti termali che un tempo ospitarono l’imperatore Traiano. Accanto ai ruderi, il Museo Civico Archeologico conserva reperti rinvenuti durante gli scavi e permette di ricostruire la vita di quel mondo lontano.
Un territorio vivo, fatto di natura e persone
Gli Altipiani di Arcinazzo si stendono tra i monti Altuino e Scalambra: un paesaggio che cambia colore con le stagioni e racconta la vita semplice e intensa di chi lo abita.
E, soprattutto, questo è un luogo in cui la comunità è parte del paesaggio. Negozi, bar, artigiani, pastori, contadini, artisti: ognuno con una storia da ascoltare e da raccontare e una mano pronta ad accogliere.
Ed è proprio attraverso questo intreccio tra natura, storia e persone che gli studenti del campus RiPonza potranno vivere e imparare la lingua italiana, la cultura e la bellezza della vita di comunità.


